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Giulio, a seguito di un incidente stradale, cade in un coma profondo che i medici giudicano irreversibile. Ma, se nel mondo reale è un moribondo esanime, nella propria coscienza Giulio è sveglio, confinato in una stanza immaginaria ed in compagnia di un'entità, Pietro, che sembra sapere tutto di lui e capace di sbirciare quel che accade di là, oltre la soglia di una porta socchiusa, nel mondo dei vivi. La moglie Trizia (rimasta incinta dalla notte prima dell'incidente) e gli amici della vecchia compagnia universitaria si danno appuntamento al capezzale di Giulio, per assisterlo nella morte indotta per eutanasia. Il vero protagonista è però un altro componente della compagnia, Italo, il mentore di tutti, morto suicida molto tempo prima per un amore impossibile, dotato di una personalità forte, tale da lasciare una traccia molto netta nella vita di ognuno, da essere ancora presente nella mente di tutti. Il racconto si sviluppa ripartendo, ad ogni capitolo, sempre dallo stesso punto, ovvero dalla sera dell'incontro in ospedale, ed in ogni capitolo prende la parola il relativo amico o amica di Giulio, il nome del quale corrisponde al titolo del capitolo stesso. Mentre Italo, come s'è detto, è onnipresente.